“Autodidatta” e “perenne dilettante”: così si definisce, in questa biografia letteraria, Giancarlo Baroni, esponendo con velata ironia – ma spietatamente – supposti limiti, inadeguatezze e piccole manie che ne hanno caratterizzato la vita— ma anche la continua e progressiva esigenza di leggere e scrivere per aprirsi al mondo, in una sorta di spinta ineludibile, descritta come una compulsione verso la lettura e la scrittura. Difficile dire quale sia la causa e quale l’effetto: se sia un generale sentimento di scarsa consonanza con la complessità del mondo e della vita a spingere gli scrittori verso la letteratura o se, al contrario, sia la passione per la parola scritta, il confronto con i grandi a infondere un senso di inidoneità, quel sentirsi diversi da tanti ma parte di una “comunità delle lettere” che Baroni ci fa respirare in queste pagine. Lo scopo è quello di comprendere, penserà quindi il lettore. Non proprio: «Tutto è mistero», scriverebbe in realtà Baroni a glossa della sua intera esperienza di vita, «sostanza insondabile e ineffabile, che anima, nutre e feconda il mondo». Mauro Ferrari
 
 
L'Autore:
 
Giancarlo Baroni abita a Parma, dove è nato, nel 1953. Le ultime tre raccolte di versi: I merli del Giardino di san Paolo e altri uccelli (Mobydick, 2009; nuova ed. illustrata e ampliata, Grafiche STEP Editrice, 2016, prefazioni di Pier Luigi Bacchini e Fabrizio Azzali), Le anime di Marco Polo (Book, 2015), I nomi delle cose (puntoacapo, 2020). Ha coordinato, assieme a Luca Ariano, l’antologia Testimonianze di voci poetiche. 22 poeti a Parma (puntoacapo, 2018). Nel 2022 ha pubblicato Come lucciole nel buio. Dieci riflessioni sulla vita e sulla letteratura (ivi). Ha pubblicato quattro libri fotografici fuori commercio: Sguardi dell’arte, Bologna, Due volti di Parma e Foglie senza rami. Del 2020, anch’esso fuori commercio, è il volume di poesie e fotografie Il colore del tempo (Quaderni della Fondazione Daniele Ponchiroli, a cura di Gabriele Oselini, prefazione di Fabrizio Azzali).