Non fatemi leggere ai bambini di Claudia Zironi non è soltanto
un libro, ma un viaggio in una dimensione interiore fatta di
parole che sfidano i confini tra il reale e il possibile, tra il ri-
cordo e il presente, tra l’intimità di una confessione e
l’universalità dell’esperienza umana. Zironi ci consegna una
narrazione frammentata e polifonica, fatta di istantanee che
si illuminano brevemente e poi si dissolvono, lasciando il
lettore con più domande che risposte. [...] La trama principa-
le si dipana attraverso l’incontro tra una vecchia dagli occhi
cerulei, che veglia un padre morente, e un’infermiera che
trascrive con cura le sue parole tratte da un misterioso qua-
derno nero. Le letture dal diario rivelano un intreccio di sto-
rie frammentate e personaggi che vivono o rivivono attraver-
so le sue pagine. La vecchia sembra possedere una cono-
scenza fuori dal tempo, e il suo diario confonde i confini tra
realtà e immaginazione, tra memoria e visione. L’infermiera,
da semplice spettatrice, si trova coinvolta in un contesto me-
tafisico dove vengono esplorati temi come la perdita, la resi-
lienza e la complessità dell’esistenza umana.

 
Claudia Zironi, bolognese, è Presidente e fondatrice
dell’associazione Versante Ripido.
Ha pubblicato nove opere, tra cui Eros e polis, tradotto in USA (Xenos Books, 2016) e Not bad (Arcipelago Itaca, 2020), vincitore del Premio Grottammare 2021.
Nel 2024 ha pubblicato La camera era rossa (Industria&Letteratura) a seguito della vittoria del Premio
Lo spazio letterario.
Nel 2019 è uscita Claudia Zironi - Diradare l’ombra - antologia
di critica e testi 2012-2019, a cura di Sonia Caporossi (Marco
Saya Ed.).