Le rapide pennellate dei versi di Davide Parma, quasi acquerelli di estrema precisione e tersità, appunti veloci presi su un treno, apparentemente con animo svagato, come nei tableaux liguri della seconda sezione, velano appena la forte esigenza del poeta di assegnare ai testi (“petali di salvezza”, p. 7) un compito etico almeno quanto estetico. La forte appartenenza a un tempo e a un luogo, caricata di una memoria famigliare che ha anche tratti drammatici, redime questa poesia da ogni banale notazione personalistica e minimalista: “io so no un velo di polvere indifesa”, confessa il poeta in uno dei testi di più alta compostezza etica (Per te altre parole, p. 26), ma “descriverò / le sorgenti del tuo disprezzo / la durezza e la solitudine”. Le parole per adempiere questo compito, se da un lato riprendono la più alta tradizione lirica, sanno anche innovare con arguzia: lemmi come “autunna” (verbo), “inganciati”, “implotonati” e altri, come pure le garbate metafore (“La collina / barrendo / s’inginocchia”, p. 45) non sono che esempi che rendono lo sforzo conoscitivo alla base di questa poesia; la stessa disposizione delle parole sulla pagina e il limitato sviluppo sintattico, che richiamano l’ungarettiana rarefazione del significante, contribuiscono a dare peso a ogni parola, caricandola del massimo significato. “Voglio vedere / oltre i vetri / la più vera / delle tue illusioni” (p. 71): quale compito più alto assegnare alla poesia? Mauro Ferrari
 
 
L'Autore:
 
Davide Parma (La Spezia 1975) vive ad Ameglia, nell’estre mo levante ligure. Tutto il deserto Amore è il suo libro di esordio, ma con i suoi inediti ha ottenuto numerosi riconoscimenti in autorevoli Pre mi letterari, tra cui: Premio Il Golfo 1998; Premio Cinqueterre Golfo dei poeti; Premio Bukowski 2019 e 2020; Premio Città di Sassari (primo assoluto); Premio Argentario 2020; Premio Città di Acqui Terme 2020 (Finalista); Premio Giovane Hol den 2021 (Finalista); Premio Massa città fiabesca di mare e di marmo 2021 (Finalista).