La lunga frequentazione della letteratura è stata una delle ragioni fondamentali della mia vita. Ma come critico e storico della letteratura ho sempre ritenuto opportuno tenermi a debita distanza dalla scrittura creativa . . . Tuttavia nei recenti mesi della reclusione domestica, contemplando il mondo dalla mia terrazza, mi ha colto di sorpresa una folata di ispirazione. Ho scritto degli haiku o, per meglio dire degli pseudo haiku, nati da principio, nel silenzio a tratti sinistro della città, dall’osservazione della natura degli immediati dintorni – quel che cadeva sotto il mio sguardo di recluso – e poi sviluppatisi per altri stimoli ed altri rivoli, stati d’animo, notizie di avvistamenti, memorie e un po’ di letteratura. (Dalla Nota dell’Autore)
 
 
L'Autore:
 
Hermann Grosser (Milano 1952) si è laureato in Lettere a Milano con Emilio Bigi, ha conseguito un dottorato di ricerca in Letteratura italiana, collaborando per un decennio con l’Università statale di Milano. Ha insegnato nei Licei e pubblicato articoli e volumi di taglio accademico, divulgativo e libri scolastici. Tra le pubblicazioni di ambito accademico : La sottigliezza del disputare. Teorie degli stili e teorie dei generi in età rinascimentale e nel Tasso (La Nuova Italia, Firenze 1992) e La felicità del comporre. Il laboratorio stilistico tassiano (Pubblicazioni dell’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, Cosimo Panini, Modena 2004). Per la scolastica ha pubblicato, presso Principato, Narrativa, volume metodologico di retorica della narrativa, Il sistema letterario con Salvatore Guglielmino e Il canone letterario con contributi di Maria Cristina Grandi, Giancarlo Pontiggia e Matteo Ubezio. Questo è il suo esordio di letteratura creativa.