Chiara Albanese, alla sua prima e sentita prova poetica, ci rende partecipi di un territorio intimo e geografico, una geografia delle relazioni e della memoria che ci apprestiamo a percorrere con reverenza e con pudore, come entrando in una stanza privata. Con fare induttivo, partendo da un dettaglio: un oggetto, un gesto, una luce improvvisa, una parola pronunciata di sfuggita, Albanese ci mostra nuove dimensioni del quotidiano, moltiplicando i nostri punti di vista e aprendoli a prospettive plurali e non consolatorie. Ci accompagna in questo viaggio lo sguardo bambino di un “cormorano Bryan”: lo slancio al volo di una infantile presenza, quel bambino invisibile mai posseduto, mai cólto dallo sguardo di adulti (una madre, un genitore, una maestra) che non sa contenere se non orrore e dolore per questa perdita. Il sentimento della perdita dell’infanzia, e della violenza cui l’infanzia è spesso sottoposta nelle famiglie di oggi esplode già nella prima poesia, Damocle scese sulla terra, dove la dura realtà quotidiana della violenza assistita è resa “pane di metallo/ fatto con levità e pazienza”. (Dalla Prefazione di Loredana Magazzeni)
L'Autrice:
Chiara Albanese è nata nel 1984 a Genova, dove risiede. Laureata in Conservazione dei beni culturali, si è dedicata al restauro per diversi anni. Oggi lavora come educatrice. Recita da dieci anni in un laboratorio teatrale di ricerca espressiva (Associazione Gaucho). Scrive dall’adolescenza poesie e racconti. È presente nell’antologia Elogio alla follia (Collana Fuorionda, Edizioni Divinafollia, a cura di Ivano Mugnaini e Silvia Denti, 2019). Il cormorano Bryan è la sua opera prima.
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€10.00Prezzo
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