Ci sono libri – scrive Cristina Campo – che, a differenza di altri, sono in grado di mostrarci la forza di gesti bene orientati, di pensieri volti alla giustizia, di un senso della vita “classico” . . . «In questa “categoria di libri” non esiterei a inserire l’opera di Angela Suppo – allo stato attuale, due raccolte poetiche, Senza indicazione di tempo (La vita felice, 2019) e questa nuova che si affaccia, non meno ricca di promesse primaverili della prima: Il filo torto –, indicando, nella classicità, nell’accezione illustrata dalla Campo sulla falsariga di Barrès, quasi il sigillo araldico di una poesia in cui la ricerca del “vero” si svolge sotto la pressione di istanze etiche, altrettanto impellenti e irrinunciabili di quelle poetico-esistenziali, con le quali cooperano in perfetta sinergia. (Dalla Prefazione di Daniela Bisagno) L’impatto col titolo – Il filo torto – pone subito una questione, già che di torto, attorcigliato o contorto, nella resa versale del sentire e pensare dell’autrice, non pare esserci molto, non più del minimo tributo che si deve a un testo poetico. La comunicativa diretta (acuta, fine, esigente, ma non oscura o lambicchevole) è, infatti, un netto e dominato intento della poetessa torinese. (Dalla Postfazione di Alfredo Rienzi)
 
 
L'Autrice:
 
Angela Suppo è nata e vive a Torino. Laureata in Filosofia, si è dedicata all’insegnamento e successivamente ha svolto, per ventidue anni, il ruolo di preside nei licei. La sua prima raccolta, Senza indicazione di tempo (La Vita Felice), prefazione di Giuseppe Conte, è stata pubblicata nel 2019. Collabora al foglio di poesia “Amado mio” e partecipa attivamente, presso il Circolo dei Lettori di Torino, al gruppo di letture poetiche “Tempo di Parole”. Ha vinto il Premio “Mario Soldati” 2020 per la Poesia, il Premio Speciale della Giuria al premio “Besio” 2021 e il Premio Speciale Opera Prima al “Rodolfo Valentino” 2021. Suoi inediti sono risultati finalisti al premio “Gozzano” nel 2020 e nel 2021, e, sempre negli stessi anni, rispettivamente finalisti e con Menzione d’Onore al Premio “Parasio-Città di Imperia”