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È dunque legittimo affermare che ora, a un quarto di secolo dal suo esordio, Mauro Macario è divenuto un protagonista, dai connotati ben netti e riconoscibili nella loro unicità, della poesia italiana contemporanea; eppure, forse per quegli stessi pregiudizi da me avvertiti al primo superficiale accostarmi ai suoi libri, la nostra società letteraria non credo che gli riservi ancora gli apprezzamenti che merita . . . E ora anche in Italia ecco, con il titolo molto appropriato Le trame del disincanto, l’Opera omnia in versi di Mauro Macario, che ridisegna un percorso non facile, avviato con una falsa partenza ma poi sviluppatosi attraverso fasi successive di perfezionamento e tutto condotto dalla ragione prima della sua poesia: la convinzione che essa sia necessaria per tutti noi, che essa rappresenti, nelle tenebre della barbarie culturale e umana nella quale il nostro tempo sprofonda sempre più, una delle rare occasioni per far luce, per fare una pausa e per opporci, anche solo per il breve tempo della lettura di qualche suo verso, al vortice di nulla, anche se talora sotto forma di tutto e di velleitariamente nuovo, che ci sta travolgendo. E nella convinzione, da lui stesso espressa, che oggi il poeta è “l’ultimo guerriero metropolitano armato di poesia della generazione del sogno” che, con l’utopia, rappresenta il solo possibile antidoto efficace alle regole squallide della società moderna che si affida alla perversa regola del “produci, consuma, crepa”. (Francesco De Nicola)

 

 

L'Autore:

 

Mauro Macario (S. Margherita Ligure) ha pubblicato i volumi di poesia: Le ali della jena (Lubrina, Bergamo 1990), Crimini naturali (Book, Ro Ferrarese 1992), Cantico della resa mortale (ivi 1994), Il destino di essere altrove (Campanotto, Pasian di Prato 2003), Silenzio a occidente (Liberodiscrivere, Genova 2007), La screanza (ivi 2012, Premio E. Montale Fuori di Casa 2012). L’ultima raccolta poetica, Metà di niente (puntoacapo Editrice, Pasturana 2014), ha meritato il Premio Lerici Pea 2015, il II posto ai Premi S. Domenichino 2015 e Alda Merini 2016. In traduzione francese ha pubblicato la raccolta La Débâcle des bonnes intentions (La rumeur libre, Vareiles 2016). Ha scritto la biografia del padre, Macario un comico caduto dalla luna (Baldini&Castoldi, Milano 1998) e Macario mio padre (Campanotto, Pasian di Prato 2007). Del 2004 è il romanzo Ballerina di fila (Aliberti, Reggio Emilia). È curatore di quattro antologie: due sulle opere di Leo Ferré (Il cantore dell’immaginario, Eleuthera, Milano 1994, e L’Arte della rivolta, Selene, Milano 2003); una, insieme a Claudio Pozzani, sulle poesie di R. Mannerini, Un poeta cieco di rabbia (Liberodiscrivere, Genova 2004), e una crociera immaginaria di tredici poeti L’invenzione del mare (puntoacapo Editrice, Pasturana 2015). È inserito in molte antologie, tra cui: La poésie ligurienne du XXéme siécle di F. De Nicola (Poésie-rencontres, Lyon 1999), I limoni di F. De Nicola e G. Manacorda (Caramanica, Marina di Minturno 1999), Tre generazioni di poeti italiani di F. De Nicola e G. Manacorda (Caramanica, Marina di Minturno 2005), Il novecento letterario italiano di F. De Nicola (De Ferrari, Genova 2009), Il mondo attraverso un verso? di G. Occhipinti (Rubbettino, Soveria Mannelli 2010), Italia chiamò di F. De Nicola e M.T. Caprile (De Ferrari, Genova 2011).

Le trame del disincanto - Mauro Macario

€25.00Prezzo
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