Si resta colpiti dalle venature che innervano questo bellissimo libro, dal sentimento di nostalgia, passando per una diffusa percezione della perdita, fino alla presenza di numerose voci, quasi un teatro (con tutti i registri del tragico, del lirico, dell’epico e del comico o ironico) di figure e figuranti di una rappresentazione di piazza bruegheliana, toccando anche le corde della memoria emotiva e, al contempo, dell’ironia nei lampi di giudizio racchiusi in mirabili, fulminanti clausole aforismatiche, forniscono l’entità o la misura, il grado di elaborazione di testi e di pensiero. (Dalla Prefazione di Manuel Cohen)
L'Autore:
Fabio Maria Serpilli è nato ad Ancona nel 1949. Studia filosofia e teologia a Roma. Tra le opere in dialetto: Castelfretto nostro (1987) con prefazione di Valerio Volpini; I luoghi dell’anima (peQuod 2002). Nel 1999 una sua silloge Mal’Anconia (Humana editrice) è inserita nell’antologia Canto a cinque voci. In Esino, immagini e parole (2005) Serpilli elabora commenti poetici per le foto artistiche di Renato Moschini. Del 2017 è la raccolta Lengua de aleluja nell’antologia a quattro Lingua léngua (Italic Pequod). Dal 1996 cura l’antologia La poesia onesta, che raccoglie le sillogi in lingua e dialetto di autori italiani, e dal 2005 cura le antologie di poeti dialettali marchigiani del Festival del Dialetto di Varano (AN). Nel 2005 esce “Poeti e Scrittori dialettali” (QuattroVenti, Urbino), con Fabio Ciceroni e Giuseppe Polimeni, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Milano. Nel 2018 pubblica, con Jacopo Curi, Poeti neodialettali marchigiani, per la collana de I quaderni del Consiglio regionale delle Marche.
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€20.00Prezzo
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