Voce solo apparentemente minimale, che si deposita in una versificazione breve e non di rado franta all’estremo, la poesia di Antonio Leotta è lirica purissima e trasparente nel suo lasciare intravvedere e indagare le profondità dell’anima. Il poeta siciliano, che non è alieno dalla lezione dei grandi lirici meridionali, non esibisce mai un descrittivismo di superficie, magari intriso di banale colore locale, bensì intrattiene un dialogo creaturale con la propria interiorità, e con le armi del paradosso definisce il proprio intenso rapporto con il mondo e con la persona amata. La poesia si fa così forma di conoscenza e di mediazione tra sé e l’alterità del reale. (Mauro Ferrari)
L'Autore:
Antonio Leotta è nato a Messina nel 1975 e vive ad Acireale, in provincia di Catania, con la moglie Gloria e i figli Lorenzo e Lucrezia. Laureatosi in Economia e Commercio, ha trascorso circa un anno negli Stati Uniti, presso la University of Illinois at Urbana-Champaign, dove ha completato la sua tesi di dottorato. Attualmente è professore di Economia aziendale presso l’Università di Catania. Tra i suoi interessi di ricerca prevale lo studio dei sistemi di controllo di gestione come strumenti di comunicazione tra i manager, basato sulla teoria dei giochi linguistici. Sin da bambino ha mostrato una propensione per il disegno e le arti figurative e, da adolescente, per la poesia. Da diversi anni frequenta il cenacolo francescano “Beato Gabriele Allegra” di Acireale, di cui è viceresponsabile. È socio effettivo del gruppo di studio e operatività culturali Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane (CIAI) e nel 2018 è stato eletto alla presidenza dell’Associazione Culturale ‘A Campana d’u ‘Ndrizzu. Per la poesia ha pubblicato Riflessi (Prova d’Autore, 2017)
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