Anche tu canti. Ora più forte di loro. Canti la bulimia che stiamo vivendo in una corruzione che ci sradica dalla natura mentre la sbraniamo con famelicità autodistruttiva, androcentrica, così ferocemente in un automatismo ottuso, accecante e accecato in ogni morso. Una fame cannibalesca, fame d’aria, in quel quotidiano chiacchiericcio mercificatore e consumistico, eruttato dal nostro io grasso. In questa obesità invasiva, la lingua, e nella lingua l’amata poesia, cos’è? Come è? In quale corporeità esiste? In quale effettiva condivisione? (Dalla lettera di Anna Maria Farabbi)
 
 
L'autore:
 
Paolo Gera (Novi Ligure 1959) si è laureato in Lettere Moderne all’Università di Genova con Edoardo Sanguineti e insegna all’Ipsia Vallauri di Carpi dove ha svolto la funzione di referente all’Intercultura. Si è dedicato all’attività drammaturgica e teatrale con il gruppo di ricerca Koinè, ha organizzato laboratori teatrali per ERT e ha fondato con Alessandra Gasparini il Teatro della Pozzanghera. Nel 2014 si è diplomato in Naturopatia Scientifica presso l’Unipsi di Torino con la tesi Nietzsche e la soglia critica. Ha pubblicato due romanzi: Zaum’(Edizioni Clandestine, 2002) e Il calore sbagliato (online su copylefteratura.org, 2013). Ha pubblicato tre raccolte poetiche: L’ora prima (Rossopietra, 2016), Poesie per Recaptcha (Oèdipus edizioni, 2018) e In luogo pubblico (puntoacapo, 2019). Collabora all’Indice dei libri del mese ed è redattore del blog www.casamattablog.it.