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Solo il linguaggio dice le cose? E la poesia che ci dice al riguardo? Sono queste credo le domande con cui si accapiglia in una sorta di retroscena, rispetto allo spumeggiare in cresta delle parole, la poesia di Silvio Straneo. Al riguardo egli stesso è spesso esplicito e prende posizione: “Il tentativo, qui, è di instaurare una dialettica e, parafrasando la lirica, di giungere alla sensazione che niente esista al di fuori della lingua e che l’unica esperienza possibile . . . sia l’esperienza verbale”, afferma il poeta con piglio da filosofo in uno dei tanti parerga che costituiscono, più che accompagnare, questa intrigante operetta così densa di scabra vita vissuta in terra ligure. (Dalla Postfazione di Paolo Cervari)

 

 

L'Autore:

 

Silvio Straneo è nato a Finale Ligure (SV) nel 1973 e vive a Savona. Ha scritto nel 2003 Danzando un sorriso (Cooptipograf Editore), libro vincitore del Premio Anthia alla Rassegna Regionale del Libro Ligure, Peagna; nel 2009 esce Fabrizio and us (Cappello Edizioni) evento -libro organizzato presso il Pozzo Garitta di Albissola (SV). Nel 2015 pubblica Virgole di Saette (Cappello Edizioni). Tra i diversi riconoscimenti conseguiti si ricorda nel 2017 il Premio Speciale “Migliore autore ligure” al concorso nazionale “Premio Ossi di Seppia, XXIII edizione” e realizza nello stesso anno Fiaccole di Fuoco (Cicorivolta Edizioni) a cura di Lamberto Garzia. Nel 2018 scrive Filo di spezie (Aletti Editore), a cura di Emanuela Ersilia Abbadessa.

È luce che non sa - Silvio Straneo

€10.00Prezzo
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