Antonio Leotta, poeta raffinato, che sa innestare misurate variazioni metriche e ritmiche su uno sfondo di classica compostezza (indicativa la spia delle maiuscole a inizio verso), porta sulla pagina “la rete di parole, che cattura / Ma non tiene” (p. 93) della sofferenza personale. È tutto in quell’avversativa, “cattura ma non tiene”, il potere ma anche il limite della parola, cioè della nostra capacità di immaginare, registrare, comprendere e infine dare forma scritta a ogni esperienza, calata come è in un tempo presente puntiforme che ci sfugge, per diventare istantaneamente memoria e ombra. L’evento o, meglio, la catena di eventi che appare in filigrana, non viene banalmente narrata, perché altro è lo scopo della poesia; il poeta trasporta quindi il punto di vista all’interno della mente che, nel perimetro di un “tempo / Che non ha tempo, non si ferma, s-corre” (p. 74), lascia fluire liberamente, a volte come in un flusso di coscienza, impressioni e fantasie “per trascendere quel mondo / Senza tempo, per essere quel tempo / Nello spazio di un sonno senza sogni” (ivi, corsivo mio).
(Dalla Postfazione di Mauro Ferrari)
L'autore:
Antonio Leotta è nato a Messina nel 1975 e vive ad Acirea le, in provincia di Catania; con la moglie Gloria e i figli Loren zo e Lucrezia. Attualmente è professore di Economia azienda le presso l’Università di Catania. Da diversi anni frequenta il cenacolo francescano “Beato Gabriele Allegra” di Acireale, di cui è viceresponsabile. È so cio effettivo del gruppo di studio e operatività culturali Con vergenze Intellettuali e Artistiche Italiane (CIAI). Ha collabo rato attivamente alla rivista Lunarionuovo e al periodico Ce.S.P.O.L.A.
top of page

€16.00 Prezzo regolare
€14.00Prezzo scontato
bottom of page

