Tra madri bambine, infrante e ancorate a un passato che al tempo stesso sembra ieri, domani e per sempre, riaffiorano i tratti distintivi di una voce ben definita della poesia contemporanea, che si esalta nel calibrato uso del trattino a metà verso e delle parentesi in conclusione di te sto: “(non cesserai mai di desiderarmi – / non cesso di attenderti)”. […] Un percorso personale, per nulla egoistico, concentrato sul motore primo di ogni cosa: l’Amore in tutte le sue più recondite pieghe e forme, colto nei suoi svariati aspetti, affrontati sempre con lucidità e coraggio. Sino alla conclusione inattesa: mentre “nudi – muti corriamo”, magari invisibili a noi stessi, ma non allo sguardo del mondo, quella di Luisa Trimarchi è una chiara e rivoluzionaria scelta di campo che la porta a scrivere “Immobile – mi siedo su crocicchi / di fortuna perché è il tondo l’unico / dove – dove voglio restare”.
(Dalla Prefazione di Davide Toffoli)
L'Autrice:
Carteggio d’amore - Luisa Trimarchi,
Sconto standard di legge