La poesia di Bertolino, il più rappresentativo autore neo dialettale piemontese in circolazione, ci dice anche di questo: coordinate fondamentali, motivi e temi della sua scrittura, che ritornano, come inevitabili ossessi, come amici a cui non si è mai voltato le spalle. Questa nuova raccolta di versi conferma, accresce e sancisce il portato e la storia di una vicenda umana e letteraria emblematiche. L’eva dël temp, L’acqua del tempo, sin dal titolo, un enunciato programmatico del testo, ci inserisce in quel fiume sapienziale eracliteo, realistico e allegorico, luogo spazio temporale, cronotopo, in cui trascorre e transita l’esistenza. E il fiume-tempo ha accelerazioni impetuose, rallentamenti e risacche, soste e ripartenze incessanti. Leggendo le nuove poesie dell’autore di Montaldo di Mondovì si ha spesso la sensazione di ritrovarsi in un tempo sospeso: uno sguardo sul passato che riverbera il presente e il destino di una vita, di una famiglia, di una particolare civiltà insediatasi ai piedi dei monti, alle pendici delle Alpi piemontesi che osserva, gestisce, indirizza percorsi e scelte. L’atmosfera di silenzio raggelato, di solitudine raccolta, di rap porti fondati su dialoghi minimi, su brevi interlocuzioni colme di senso, ci dice dell’essenzialità delle cose e degli uomini, della loro verità.
(Dalla Prefazione di Manuel Cohen)
L'Autore:
Remigio Bertolino (Montaldo Mondovì, CN, 1948) vive a Vico forte. Ha iniziato a scrivere in dialetto piemontese con il racconto dedicato alla figura materna, Mia mare (Mia madre). Ha pubblicato poi: L’eva d’ënvern (Era d’inverno o L’acqua d’inverno), Amici di Piazza, Mondovì 1986; Sbaluch (Splendore), Centro Studi Piemontesi 1989; A lum ëd fiòca (A lume di neve), Liboà 1995, Ël vos (Le voci), Interlinea 2003; Stanse d’ënvern (Stanze d’inverno), San Marco dei Giustiniani 2006, Versi scelti 1976-2009, puntoacapo 2010, La fin dël mond (La fine del mondo), ivi 2013, Litre d’ënvern (Lettere d’inverno), Aragno 2015; Nì vole da prim (Nuvole di primavera), Interlinea 2019; Ùltime reuse, puntoa capo, 2021. In prosa: Al ballo del tempo, Liboà 2005; Rabeschi, Gli spi golatori 2009; L’uomo che raccontava della guerra del sale, Neos 2017; A filo di cielo, Gli Spigolatori 2023. È presente in varie antologie tra cui Poeti in piemontese del Novecento, Centro Studi Piemontesi 1990; Poesia dialettale dal Rinascimento a oggi, Garzanti 1991; Il pensiero dominante, Garzanti, 2001; Dialect Poetry of Northern & Central Italy, Legas, New York, 2001, Il fiore della poesia italiana, puntoacapo, 2016.
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