Quanti poeti sanno mantenersi fedeli con tanta strenua vita lità e con tanta purezza di cuore ai propri nuclei poetici come Dario Capello? Sono passati venticinque anni dall’esordio poetico, e quasi mezzo secolo dalla pubblicazione delle prime poesie sulla rivi sta «Niebo», ma Dario Capello continua il suo viaggio dentro la materia scura e fluviale della sua città, «l’immensa madre» che tutto trascina, mentre soffia una polvere che è ancora quella dell’Ecclesiaste. Ed è proprio qui, dove un vento imprevisto scompiglia in seguitori e fuggiaschi nella perenne contesa del vivere, che ci viene incontro lei, la straniera, «come un destino greco, / come il dio che colpisce / da lontano». E sono strade, nomi, voci, ombre che dibattono, forze che agiscono, invisibili e sotterranee, mentre il tempo sterza, ci confonde, e la vita continua a premere in un gesto qualsiasi, in «un’ora / qualunque». E con la vita, le parole che salgono da un ignoto di acque e di stanze, nel mistero dei cuori, delle cose: «e il senso è ancòra dietro, / nell’ombra di... / nella scia...». (Giancarlo Pontiggia)
L'Autore:
Dario Capello nasce a Torino nel 1949, e a questa città dedica due saggi, Torino. Da Nietzsche a Gozzano (Unicopli 2003), e Amante vertiginosa (Casaccia 2010). Cesare Pavese sarà poi l'ispiratore di una plaquette poetico-teatrale, La valigia di Leucò (Casaccia 2013). Suoi testi e interventi critici sono apparsi nel corso de gli anni su svariate riviste. Libri di poesia: Il corpo apparente (Niebo 2000); Nel gesto di scostarsi (Dialogolibri 2001); Vanità del tema (Viennepierre 2007); Dove tutto affiora (variazioni sull'apocalisse) (Alla chiara fonte 2009).
La straniera - Dario Capello
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